Nell'ottobre 1976 la Milano libri pubblica il primo libro
dedicato al disincantato antieroe della coppia argentina Munoz e
Sampayo: Alack Sinner.
Il volume raccoglie tre storie pubblicate sulla rivista "Alter Linus" della stessa casa editrice: Viet Blues, La vita non è un fumetto, Egli, la cui bontà è infinita e Scintille
(Dove appare per la prima volta il personaggio di Sophie, protagonista
di uno spin off raccolto in volume nel 1980 dall'Isola Trovata) .
Pur essendo il primo volume del malinconico detective pubblicato dalla casa editrice milanese, non raccoglie le prime storie del personaggio che verranno pubblicate solo nel volume successivo: Alack Sinner cosi' com'era.
Alack Sinner, letto adesso, potrebbe sembrare uno dei tanti detective scappati dalla polizia corrotta e con la perenne sigaretta tra le labbra , spesso protagonisti di storie a fumetti ma dobbiamo contestualizzare il tutto nell'epoca della loro pubblicazione, gli anni 70.
Alack Sinner è stato diverso per tante cose:
I disegni nel loro splemdido bianco e nero, realistici all'inizio, si deformeranno col tempo, fino a diventare sempre piu' sperimentali ed autoriali e che faranno scuola alle generazioni delle leve fumettistiche future.
Alack trasformera' il suo viso. All'inizio era ispirato a
Steve Mcqueem ma col tempo invecchierà e il suo volto si deformerà a
furia di pugni in faccia presi dalla vita.
Il personaggio che viene ritratto anche sul wc a leggere il giornale, la sua autodistruzione, le tematiche, il metafumetto (Nella storia La vita non è un fumetto, baby, contenuto in questo volume, Alack sinner incontra i suoi creatori), i temi politici trattati in maniera così diretta, erano cose innovative per l'epoca.
Il volume è brossurato, ed ha una bella grafica tricromatica.
Le
storie di Alack sono state pubblicate un po' da varie case editrici nel
corso degli anni ma, ovviamente, per chi ama il fascino "Vintage"
della prima edizione, beh questo è il volume che fa per voi!