Tutti quei fumetti che posseggo e che ritengo essere essenziali nella propria biblioteca.Secondo i miei gusti discutibili di vecchio stato giovane negli anni 80

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Elektra vive ancora - Marvel Panini comics - 2007


Daredevil & Elektra: “Elektra Lives Again”
Un altro capolavoro di Frank Miller

 

Frank Miller, una delle voci più autorevoli del fumetto contemporaneo, aggiunge un’ulteriore pietra miliare al canone Marvel con questa straordinaria graphic novel.

Elektra vive ancora (1990) è una narrazione adulta e intimista che scuote le fondamenta del mito di Daredevil e del suo legame con Elektra. Matt Murdock, avvolto da una malinconica nevicata primaverile, si interroga ossessivamente sulla reale morte di lei: un dubbio che lo conduce a scontrarsi non con un avversario esterno, ma con il proprio subconscio, le memorie e i sentimenti più profondi. Le splendide tinte di Lynn Varley amplificano il confine sfumato tra sogno e realtà, pensiero e immaginazione, rendendo quest’opera tra le più complesse e suggestive mai realizzate da Miller per la Casa delle Idee.

Fra le varie edizioni, nella collezione di Adelmo spicca il sontuoso volume Panini Comics–Marvel Library Deluxe del 2007: grande formato (25,5 × 35,5 cm), cartonato, 80 pagine a colori su pregiata carta patinata da 120 g/m² — una resa grafica che valorizza ogni dettaglio dei disegni e dei cromatismi.

La prima edizione italiana, pubblicata da Marvel Italia (oggi Panini Comics) nel 1995, rimane un’edizione di riferimento per gli appassionati. Grazie alle numerose ristampe, non è difficile reperire questo classico moderno: un’edizione da collezione imperdibile, non solo per la maturità della sceneggiatura, ma anche per l’eccellenza artistica.

Sinossi

Ambientata nell’inverno-newyorchese subito dopo i traumatici eventi di Daredevil: La morte di Elektra, questa graphic novel del 1990 vede Matt Murdock ossessionato dal ricordo della compagna scomparsa. In un’atmosfera surreale di neve primaverile, Daredevil dovrà confrontarsi non con un avversario fisico, ma con il suo subconscio: un viaggio interiore in cui sogno, memoria e desiderio si fondono, costringendolo a domandarsi se la morte di Elektra sia davvero definitivaCuriosità
 

Colori epici: Lynn Varley, compagna di Frank Miller all’epoca, utilizza una palette “ometica” che passa da tonalità gelide a lampi di rosso. Il risultato è un contrasto onirico che accentua il dualismo tra la cupa realtà di Murdock e l’idealizzazione di Elektra.
Metanarrativa: il bianco della neve diventa uno “schermo” su cui Miller proietta citazioni cinematografiche noir e motivi classici (ninfe morte, venature barocche), rendendo il fumetto un omaggio alla graphic novel come forma d’arte matura.