Pubblicata originariamente sulle pagine della rivista Comic Art a partire dal 1984, Little Ego nasce quasi come un divertissement di Vittorio Giardino, un gioco raffinato per omaggiare Little Nemo in Slumberland di Winsor McCay, già a partire dal titolo. Ma, a differenza dell’innocente bambino dei sogni, la protagonista di questa serie di brevi storie oniriche è una donna adulta che attraversa i propri sogni con una carica sensuale marcata, ma mai volgare.
Little Ego è una raccolta di piccole perle erotiche a fumetti, in cui Eros e inconscio si mescolano in tavole impeccabili per composizione, eleganza e ironia. Ogni episodio si apre con Ego, giovane donna borghese, che si addormenta e vive un sogno dalla forte componente erotica, attraversando universi surreali popolati da figure ambigue e situazioni simboliche, per poi svegliarsi di soprassalto nel proprio letto. La struttura è volutamente ciclica e onirica, con evidenti richiami freudiani e un sottotesto psicanalitico ironicamente giocato.
L’opera ha avuto un notevole successo internazionale, venendo pubblicata in numerosi paesi, tra cui Francia, Stati Uniti, Spagna, Germania e Giappone, ricevendo consensi tanto per la qualità grafica quanto per la sottile eleganza della narrazione erotica.
L’edizione che conservo nella mia bibliofumettoteca è quella pubblicata da Rizzoli Lizard nel 2006: un raffinato cartonato alla francese di 48 pagine, stampato su carta patinata di buona grammatura, nel formato 22 x 30 cm. A quanto mi risulta, questa edizione è l’unica a raccogliere tutte le storie di Little Ego in volume in Italia.
Il libro è reperibile in rete a un prezzo medio di circa 15 euro, ed è assolutamente consigliato, tanto agli amanti del fumetto d’autore quanto a chi cerca una lettura sensuale e intelligente, lontana anni luce dalla pornografia e vicina invece alla grande tradizione del fumetto europeo più sofisticato.