Jonny Logan – Il paladino satirico degli anni '70
Jonny Logan venne pubblicato a partire dal 1972, articolandosi in due serie:
una prima serie in bianco e nero di 56 numeri;
una seconda serie, a colori, composta da 21 numeri.
Nato nel solco del successo di Alan Ford, il personaggio prende rapidamente una strada autonoma, definendo uno stile proprio grazie a un’ironia pungente e a un'ambientazione profondamente italiana.
Ideato da Romano Garofalo e illustrato da Carlo Cimpellin, Jonny Logan è il protagonista di una serie satirica che mette alla berlina la società italiana degli anni Settanta, affrontando temi fortemente attuali per l’epoca – e per certi versi ancora oggi – come:
il rischio di colpi di stato (ricordate il generale Pappalardo?),
il divorzio e l’aborto,
la collusione tra mafia epolitica,
la piaga dell’emigrazione dal Sud al Nord.
Con uno stile scanzonato, grottesco e caustico, le avventure di Jonny Logan offrono un ritratto spietato e divertente dell’Italia del tempo.
Il volume Dardo (1975)
L’unica raccolta antologica dedicata a Jonny Logan è rappresentata da uno splendido volume cartonato pubblicato da Edizioni Dardo nel 1975. Si tratta di un albo di pregio, stampato a colori, di grande formato (23 x 30 cm), su carta ad alta grammatura, pensato per valorizzare al massimo l’impatto grafico delle tavole di Cimpellin.
Oggi è un oggetto da collezione, difficile da reperire, e i suoi prezzi oscillano tra 50 e 100 euro, a seconda dello stato di conservazione.
Il volume raccoglie una selezione delle migliori storie tratte dalla prima serie, offrendo un compendio ideale dell’umorismo e della critica sociale tipici del personaggio. Alcuni episodi salienti includono:
“La minaccia del golpe”: una parodia politica dove Jonny si trova a sventare un complotto eversivo con tanto di generali impazziti, servizi deviati e politici corrotti, in un crescendo di situazioni assurde ma fin troppo vicine alla realtà italiana del tempo.
“Amore e libertà”: episodio che affronta il tema del divorzio con pungente ironia, tra avvocati cinici, giudici rassegnati e coppie in crisi che sembrano uscite da un film di Ettore Scola.
“Sogni meridionali”: Jonny si finge emigrante per raccontare la dura vita dei lavoratori del Sud trasferitisi al Nord, tra discriminazione, illusioni e battute taglienti sulla retorica dell’“Italia unita”.
Curiosità e aneddoti
Il volto di Jonny Logan è ispirato all’attore Lando Buzzanca, simbolo del cinema popolare italiano dell’epoca, noto per il suo fascino “mediterraneo” e per le sue interpretazioni brillanti tra commedia e satira.
Il disegnatore Carlo Cimpellin, già noto per Dan Dare e El Gringo, dimostra una straordinaria versatilità, con un tratto espressivo capace di enfatizzare le gag e il carattere grottesco dei personaggi.
La copertina del volume Dardo è opera di Dino Busett, pittore e illustratore noto anche per aver firmato le copertine delle Sturmtruppen per la stessa casa editrice. La scelta di affidare la copertina a un autore diverso da Cimpellin era una tradizione editoriale della Dardo.
Jonny Logan è una delle migliori espressioni della satira sociale a fumetti italiana. Tra l’assurdo e il realistico, le sue storie raccontano un’Italia che voleva cambiare ma si scontrava con i propri limiti e contraddizioni. Riscoprirlo oggi significa rileggere con occhio critico e divertito gli anni Settanta, ma anche cogliere spunti tuttora attuali.
Una ristampa completa sarebbe auspicabile: il personaggio merita di essere rivalutato come antesignano di un modo intelligente di fare fumetto popolare con contenuto