Tutti quei fumetti che posseggo e che ritengo essere essenziali nella propria biblioteca.Secondo i miei gusti discutibili di vecchio stato giovane negli anni 80

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1980 - Sophie - Munoz e Sampayo

Sophie, la malinconia al femminile di Muñoz e Sampayo

Nel 1980 le Edizioni L’Isola Trovata di Luigi Bernardi pubblicarono in un elegante volume cartonato le avventure di Sophie, personaggio nato tra le pagine di Alack Sinner, l’investigatore disilluso e malinconico creato da José Muñoz e Carlos Sampayo. Fu un’operazione coraggiosa, perché si trattava di uno spin-off incentrato su una figura femminile fragile e complessa, un ritratto lontano dai cliché del fumetto popolare, ma perfettamente in linea con la tensione poetica e politica che da sempre contraddistingueva la coppia argentina.

Sophie fece la sua prima apparizione in Scintille, un episodio di Alack Sinner, per poi ottenere due storie tutte sue, pubblicate su Linus con la dicitura “Alack Sinner presenta Sophie comics”. Anche quando il detective non è in scena, la sua ombra aleggia su quelle pagine, segno che Muñoz e Sampayo non volevano mai recidere il legame con il loro universo narrativo principale. Le storie dedicate a Sophie rimasero purtroppo soltanto due, dense di riflessioni politiche e sociali, ma la giovane donna continuò a comparire come personaggio secondario in altre vicende di Sinner, fino a mostrarsi con i segni dell’età avanzata, invecchiando insieme ai protagonisti.

Il volume de L’Isola Trovata resta oggi una pietra miliare, non solo perché rende accessibili quelle due storie in un’unica edizione, ma anche perché testimonia il lavoro di un piccolo editore che negli anni Ottanta seppe dare spazio a un fumetto adulto e d’autore, lontano dai compromessi commerciali. Muñoz e Sampayo erano allora figure di culto per i lettori italiani: i loro neri profondi, i loro dialoghi amari e le atmosfere jazzate segnavano un modo nuovo di raccontare la realtà, dove il fumetto diventava letteratura disegnata.

Un aneddoto curioso riguarda la ricezione di Sophie da parte della critica italiana: non pochi videro in quelle pagine una sorta di “romanzo politico al femminile”, un contrappunto delicato alle avventure maschili di Sinner, e fu la dimostrazione che Muñoz e Sampayo riuscivano a dar voce anche a personaggi secondari, trasformandoli in figure universali. Proprio per questo, l’opera meriterebbe un posto in ogni biblioteca del fumetto, accanto alle grandi saghe noir e ai capolavori del graphic novel contemporaneo.

Oggi il volume è diventato un oggetto da collezione, reperibile sulle principali piattaforme di compravendita e nei mercatini dell’usato con prezzi che variano dai dieci ai trenta euro, a seconda delle condizioni. Un libro da riscoprire, capace di restituire intatta la forza espressiva di due autori che hanno cambiato il volto del fumetto mondiale.