Tutti quei fumetti che posseggo e che ritengo essere essenziali nella propria biblioteca.Secondo i miei gusti discutibili di vecchio stato giovane negli anni 80

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Silenzio - Didier Comes

Prima che esistesse il termine “Graphic Novel” e prima che il genere fosse preso, vilipeso e fatto diventare snob, questo tipo di storie si chiamavano semplicemente “fumetti”. Belle storie a fumetti.

“Silenzio” di Didier Comès è una di queste, una storia che supera molti titoli blasonati catalogati come “graphic novel”.

Personalmente, credo che la graphic novel non esista, almeno non nel termine affibbiato dai radical chic. Esistono solo belle storie raccontate a fumetti, e “Silenzio” è una di queste.

Con un tratto semplice ma non povero, che richiama anche Pratt, Comès racconta una storia di innocenza, sdegno, magia e diversità. Commuove, fa arrabbiare ed emoziona.

“Silenzio” è un racconto sui pregiudizi, sull’ignoranza, sulla paura del diverso, sulle superstizioni e sull’innocenza che troppo spesso viene scambiata per dabbenaggine. Solo le anime pure riconoscono il simile e infatti il protagonista riesce ad avere un rapporto speciale con gli animali, ma non con le persone, e si innamora di una “diversa” come lui, una donna indicata come strega.

Un grande racconto, sognatore ma non buonista.

Esistono due edizioni di questo lavoro.

La prima, ad opera della Milano Libri nel 1982, raccoglie gli episodi pubblicati precedentemente su Alter Linus. È cartonata, con una bella stampa nitida in bianco e nero. Una bellissima edizione che consiglio.

La seconda è realizzata dalla Rizzoli-Lizard, pubblicata anni dopo in formato tascabile.

Ovviamente consiglio la prima, anche perché si trova in rete a un prezzo oscillante tra i 10 e i 20 euro nonostante abbia superato i 30 anni.

Un lavoro poetico e intimista. Da avere.