Tutti quei fumetti che posseggo e che ritengo essere essenziali nella propria biblioteca.Secondo i miei gusti discutibili di vecchio stato giovane negli anni 80

Cerca nel blog

Storie dallo spazio profondo - Bonvi e Guccuni


Mondadori Comics ha finalmente ristampato in un volume definitivo la storica saga fantascientifica Storie dello spazio profondo, firmata da Bonvi e Francesco Guccini. Sette irresistibili episodi realizzati tra il 1969 e il 1970, in cui si narrano le avventure di un avventuriero spaziale e del suo compagno robotico, in un universo surreale, ironico e sorprendentemente moderno. Un’opera che, a più di cinquant’anni dalla sua pubblicazione, continua a dimostrare quanto Bonvi e Guccini fossero autori non solo originali, ma autentici precursori.

Le precedenti edizioni di quest’opera sono state numerose, ma mai del tutto convincenti. La prima fu un brossurato di buon livello, dignitoso ma pur sempre fragile. La seconda arrivò nella collana Oscar Mondadori, con il classico piccolo formato tascabile che, pur garantendo ampia distribuzione, non rendeva giustizia ai raffinati retini e alla resa grafica del disegno di Bonvi. La ristampa del 1991 a opera della Granata Press mantenne un formato ridotto e adottò una grafica di copertina piuttosto discutibile, almeno per i gusti di molti collezionisti. Nemmeno la successiva proposta di Rizzoli convinse: un altro brossurato dalle dimensioni contenute, seguito da un volume dedicato a Bonvi e Cavazzano, che in realtà riproponeva materiale già edito da Bonelli. Il risultato, anche qui, non fu all’altezza del potenziale dell’opera.

Poi, finalmente, è arrivata nel 2017 questa nuova edizione Mondadori: un elegante volume cartonato, rilegato con cura, stampato su carta patinata di qualità, con un nero profondo e corposo che valorizza ogni tratto del disegno. È un’edizione che restituisce finalmente Storie dello spazio profondo alla sua dimensione autoriale, dignitosa e museale. Una vera celebrazione di uno dei fumetti italiani più visionari del secolo scorso.

La trama, come ricorda anche la presentazione editoriale, ha anticipato suggestioni che sarebbero diventate iconiche decenni dopo. Il piccolo robot Wall-E? Già nel 1970 un automa pedante e nevrotico vagava tra le stelle con un compare umano cinico e opportunista. La celebre scena del bar alieno di Guerre Stellari? Bonvi e Guccini l’avevano già immaginata anni prima, popolando le loro tavole di creature bizzarre e situazioni paradossali. Le storie seguono due viaggiatori spaziali in fuga dall’omologazione di una galassia ormai appiattita, sempre in cerca di guadagni facili e situazioni al limite del grottesco. Tra satira sociale, umorismo nero e invenzioni grafiche notevoli, il fumetto si legge ancora oggi con enorme piacere e una punta di nostalgia per un tempo in cui la fantascienza aveva ancora qualcosa di profondamente umano.

Personalmente, ho trovato questa edizione su una bancarella per soli cinque euro, ma anche a prezzo pieno – tra i dodici e i quindici euro – vale senza dubbio l’acquisto. È una lettura che non può mancare nella collezione di chi ama il fumetto d’autore, la fantascienza ironica e l’intelligenza narrativa che solo due grandi come Bonvi e Guccini potevano concepire in un momento tanto creativo della storia editoriale italiana

-